Ragazzi Dsa e scuola superiore: la difficile scelta
Siamo già quasi alla fine del primo quadrimestre e per molti scade il termine della difficilissima scelta della scuola superiore.
Scelta per tutti molto impegnativa, che mi porta a chiedermi perché ancora non sia stato istituito un biennio unico, che permetta ai nostri ragazzi di diventare ancora più "grandi" ed essere maggiormente consapevoli della scelta del loro futuro.
Scelta che per i nostri ragazzi Dsa risulta un difficile cavillo, che coinvolge anche la famiglia. Spesso infatti è la famiglia a dover individuare le potenzialità e le inclinazioni che il ragazzo possiede, in modo da indicare la strada corretta.
Ma sono molte le domande che affliggono i genitori: innanzitutto, quale indirizzo scegliere, visto che sono sempre maggiori i consigli da parte della scuola secondaria di primo grado di indirizzare i ragazzi a uno studio professionale, quasi a voler indicare che non avrebbero le stesse possibilità degli altri. Certo, bisogna tenere in considerazione molti aspetti, ma perché un figlio Dsa non potrebbe farcela in un Liceo?
Forse bisognerebbe solo soffermarsi a pensare che se la scuola riuscisse a porre dei miglioramenti nella nostra istruzione, basandosi meno su aspetti contenutistici ma più sull’individuazione delle potenzialità di ogni singolo ragazzo, ci sarebbero maggiori possibilità per tutti.
Un'altra domanda a cui i genitori cercano risposta è quale scuola risulti più informata sui Dsa: privata o pubblica?
Io ritengo che vi sia ancora molta mala informazione e ignoranza in materia, che non dipende tanto dall’istituzione della scuola, sia essa pubblica o privata, ma dalla coscienziosità, interesse e voglia di informarsi che gli insegnanti hanno nei confronti dei Dsa.
Non basta dire semplicemente "questo è il mio lavoro, lo faccio da 20 anni ed è sempre andato bene". No, oggi non possiamo permettercelo, perché la società è cambiata, i nostri ragazzi sono cambiati e dobbiamo trasformarci da una società generalizzante a una individualizzata.
Preparatevi quindi, genitori, a dover affrontare "battaglie" per il PDP, perché questo spesso non viene rispettato, a discapito dei nostri ragazzi. Ricordate sempre, quando vi trovate di fronte a uno scenario di questo genere, che in mezzo a ogni battaglia c’è sempre vostro foglio, che respira il clima di tensione: cercate di mantenere toni pacati e, soprattutto, informatevi, perché saperne di più vi mette nella condizione di poter far valere i vostri diritti.
Infine, non abbiate paura di seguire una strada seppur difficile come quella della scuola superiore: fatelo con serenità, fate percepire ai vostri figli il clima di fiducia che voi sentite, perché con le giuste strategie ognuno può farcela.
